Sicuramente sì, e probabilmente non ti ha mai allarmato ma…
“Immagina (…) il bambino è vicino al tavolo e sta scrivendo sul quaderno, (…) ed ecco che all’improvviso cade la matita e il bambino sparisce sotto il tavolo. Questo comportamento si ripete più volte. Perché cadono le matite? Perché il bambino vuole richiamare l’attenzione (…) vuole trasmettere il suo malessere, il suo disagio, il suo sentirsi inadeguato al compito proposto, le sue difficoltà sia pure temporanee: in quel momento c’è comunque un problema di comunicazione.” Piera Massoni, Simonetta Maragna, Manuale di logopedia per bambini sordi, Edizioni Franco Angeli , Milano, 2001, Pag 9
L’avevi mai ascoltato veramente quel suono?
Come si sente quel bambino che fa cadere le matite?
E l’adulto che è con lui vicino a quel tavolo cosa può fare?
“Se (…) comprende questo messaggio, sarà in grado di recuperare la comunicazione interrotta, sostenendo il bambino anziché sgridarlo, nella consapevolezza che questo comportamento non è una provocazione né un atteggiamento di rifiuto, ma al contrario si tratta di una richiesta di aiuto.” Ibidem, pag 9
Vorrei che questo Blog potesse essere un luogo per tutti quegli adulti-educatori che vogliono ascoltare il suono di una matita che cade...
Vorrei che questo Blog potesse essere un luogo per tutti quegli adulti-educatori che vogliono ascoltare il suono di una matita che cade...
Ciao, sono una maestra di scuola materna e i miei bambini non usano matite! In questo momento però uno di loro cade dalla sedia ogni volta che gli chiediamo di impegnarsi in qualcosa, credo proprio che sia una richiesta di aiuto. Grazie per la riflesione che mi hai fatto fare, proverò a recuperare...
RispondiEliminaSpesso, secondo me, la matita che cade come qualsiasi altro espediente, non esprime un disagio ma una voglia di comunicare, di creare quel break necessario per poter esprimere la propria opinione interrompendo quello che si stava facendo, di ritagliarsi uno spazio, comunicare di soppiatto con il vicino di banco, di spezzare la monotonia di una lezione tediosa... può voler dire tante cose... attenti "alle matite che cadono!"
RispondiEliminaPurtroppo il problema è proprio questo: la lezione tediosa, monotona, il fatto che si debba ricorrere ad un espediente per interromperla quella lezione!
RispondiEliminaQuesto presuppone quell'idea di scuola che considera la lezione frontale l'unica strada possibile, che mette al centro l'insegnante e chiede agli alunni di adeguarsi, impegnarsi, sforzarsi perché l'apprendimento deve essere faticoso!! Niente di più distante dalla metodologia proposta in questo blog!
Ciao
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